“Purtroppo in questi ultimi anni, questi questo ultimo secolo soprattutto abbiamo spesse volte ascoltato di catastrofi con notizie di morti, migliaia di morti, perché la natura vive e cerca di vivere la sua vita, il suo essere appunto natura. Questo vuol dire che ci sono anche questi eventi  catastrofici ma assolutamente naturali che rientrano nel vivere di madre Terra. Il vero problema non è tanto il discorso del succedersi di questi eventi, ma soprattutto sarebbe una vera e propria educazione dell’umanita a rispettare quelle che sono le esigenze di madre natura. Iniziamo con una grande campagna di sensibilizzazione e di prevenzione a questi eventi, accompagnata con maggiore di controllo su quelli che sono i comportamenti dell’uomo nei confronti della natura, cioè il costruire case città e opere in condizioni naturali agevoli e in condizioni di sicurezza usando materiali e tecniche veramente all’avanguardia di cui la tecnologia ci ha fornito e bisogna usarli in maniera adeguata e secondo le leggi vigenti che oggi grazie a Dio ci sono e devono essere rispettate. Ma soprattutto appunto risvegliare gli animi con una vera  sensibilizzazione a comportamenti di salvaguardia e di rispetto di quelli che sono i bisogni della natura ricordandoci che la natura ci ospita e noi non siamo i suoi possessori, ma siamo i veri ospiti di questo grande sistema che si chiama natura e quindi dobbiamo rispettare quelle che sono le sue leggi e le sue esigenze. ” (Leonardo Monteleone – Presidente ANTEAS Vibo Valentia e Socio Augustus Vibo Valentia)

 

Maremoto, che parola da brividi.
Anzitutto, bisogna sapere cosa è il maremoto, quali gli effetti, e, possibilmente quali potrebbero essere le precauzioni da adottare, in caso, di tale evento. Dunque, diciamo che il maremoto, in Giapponese ( tsunami) , è una serie di onde marine, prodotte dal rapido spostamento di una grande massa di acqua. Le cause principali di tali eventi, sono, i forti terremoti, con epicentro in mare, o, vicino alle coste. I maremoto, possono essere generati anche da frane sottomarine, o, costiere, da attività vulcanica in mare, o, vicino alla costa, o, molto più raramente, da, meteoriti, che, cadono in mare. Diciamo pure, che, tutte le coste del Mediterraneo, sono, a rischio maremoto a causa della elevata sismicità, e, della presenza di numerosi vulcani attivi, emersi e, sommersi. Quindi, penso, che l’Italia, sia, molto a rischio. Basta pensare che negli ultimi mille anni, sono stati documentati decine di maremoto, alcuni, distruttivi: Sicilia Orientale, Calabria, Puglia, e, sull’Arcipelago delle Eolie. Bisogna sapere, e, evidenziare, che, il maremoto, come un rapido innalzamento del livello del mare, come un muro di acqua che si abbatte sulle coste, causando, terribili, e, catastrofiche inondazioni. Purtroppo non si può sapere, quando e dove si può ferificare , potrebbe, in ogni momento e in qualsiasi luogo costiero Mondiale. Nel Mediterraneo, era, in via di costruzione un sistema di “allertamento” internazionale a cui, partecipava anche l’Italia, ma, purtroppo ancora in maniera sperimentale. Speriamo, al più presto, definitiva. Tante vite e, non solo, si potrebbero salvare. Detto ciò, mi chiedo, e, ancor di più, chiedo agli enti preposti, in caso, di tali eventi catastrofici, siete preparati? Avete a disposizione, tutto ciò che potrebbe servire in una situazione del genere o anche in altre meno gravi? Regioni, Province, Comuni, Protezione Civile sono attrezzati? I piani di evaquazione è l’informativa è di abitudine attualità ? Soldi, uomini preparati, mezzi, e tutto ciò che potrebbe servire, ci, sono. Spero proprio di sì.
Cordialmente
Giuseppe ALVIANO

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